Continuiamo a inseguire le foglie gialle, o che lo stanno per diventare, e una domenica voglio portare la moglie di nuovo all’osteria senza oste, dopo tantissimi anni, ma non potevo sapere che nel frattempo fosse diventato un luogo mainstream e quindi affollatissimo, contrariamente a quando ci andammo la prima volta, tantissimi anni fa e non c’era nessuno.
Poi è diventata famosa si vede, colpa di Instagram.
Qui due foto dei vigneti che circondano l’osteria senza oste, da cui si ricava il prosecco di Valdobbiadene, che è famoso in tutto il mondo, fatte con la Olympus e il fido Panaleica.
E una domenica invece, ci dirigiamo verso il Cansiglio, monte, o località non ho mai ben capito, famoso per l’omonimo altopiano, nonchè per la foresta di faggi che lo circonda, e per il Monte Pizzoc.
E doveva essere proprio la foresta di faggi la protagonista di questa storia, faggi che durante l’autunno diventano gialli e arancioni e creano incredibili scenari. Ma purtroppo la bambina non era molto d’accordo e dopo un po’ ha voluto andare via, che era stanca, e i bambini c’han sempre ragione e queste sono le uniche foto fatte, a parte quelle fatte alla bambina, che però non le metto qua.
Involontariamente però la bambina, che si muove di continuo, per la prima volta mi ha fatto accorgere di qualche limite della mia Olympus e in particolare della messa a fuoco, e questo è molto pericoloso perchè poi sale sulla spalla la scimmia dell’acquisto impulsivo.
Nel pomeriggio, mangiamo un panino in una casera, e il sole se ne va, salutandoci così.
Ho velocemente piazzato la Olympus sul muretto, chiuso a f/8 e sono riuscito a scattare questa.
Looking again for yellowed photos, we could not find very beautiful scenery, and limiting the searches was my daughter who does not allow free movement, so we took a few unpretentious shots, and then I put them in the blog, unpretentiously.
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