Proseguiamo la nostra esplorazione delle terre venete, ed eccoci qua in un posto che non avevo mai visto: Chioggia, detta anche la piccola Venezia.
Ed infatti una volta giunti sul posto, sono rimasto impressionato di come sembri effettivamente una Venezia in scala ridotta, con i canali ed un’architettura del tutto simile a quella veneziana.
Non so se l’ho detto, ma non c’ero mai stato.
Il reparto fotografico lo sponsorizzo io, e io con la mia Canon e la morosa con la mia Panasonic ci aggiriamo per la città con aria furtiva a scattiamo un po’ di foto.
Cerco di impegnarmi di più dell’altra volta, e anche se scatto ancora in JPEG perchè non sono capace di fare l’editing, e non so neanche che software usare per fare l’editing, applico, però, quei due fondamenti di composizione che sono riuscito a imparare in questi giorni: la regola dei terzi e la prospettiva (le vie di fuga, quella roba là, che già il mio prof. di educazione artistica me le spiegava alle medie, non si inventa niente), e ci metto qualche riflesso qua e là. E scatto in priorità di diaframma.
Per finire, dopo lo spriz ma prima di andare a mangiare la pizza, un giretto anche sulla spiaggia di Sottomarina, che si trova sempre a Chioggia, ma dopo il ponte.
Scattare con la Canon, debbo dire, mi da proprio grande soddisfazione, anche se una volta a casa osservando gli EXIF delle foto, noto che con le impostazioni potevo stare un po’ più attento.
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