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Casualphoto

Foto casuali con la Ricoh e con la Olympus

Dopo l’acquisto della Ricoh, macchina fotografica tascabile che sta veramente nella tasca, mi sono detto visto che la GR3 sta in una tasca, perchè non mettersela in tasca e finalmente scattare ogni giorno qualcosa? E così mi sono messo la Ricoh nella tasca e quasi tutti i giorni ho fotografato qualcosa, questo mese di Dicembre. Poi ogni mese metto qua le foto che faccio e creo una nuova rubrica sul blog: Photocasual la chiamo, casual nel senso di casuali, ma non casuali nel senso di fatte a caso, ma nel senso che non appartengono a nessun progetto, o reportage di viaggio, come quello che faccio quasi sempre io, così mi son detto.
E così mentre lo facevo io e la Ricoh ci conoscevamo sempre meglio e io affinavo sempre meglio la tecnica fotografica.
In passato non l’avevo mai fatto ed è stato un gran peccato, ho pensato in questi giorni, perchè per fotografare bene quando si ha davanti qualcosa che val la pena esser fotografato, bisogna essere pronti e non perdere l’attimo, come dicono quelli bravi, e per non perdere l’attimo bisogna essere allenati: la testa deve sapere già cosa fare senza pensare e le mani devono sapere già dove andare senza pensare, e io invece non solo non ero sempre pronto a fare giusto in poco tempo, ma certe macchine che ho avuto è quasi come non averle conosciute.

E allora ecco qua un po’ di foto casual che ho fatto:

La Ricoh ha anche una funzione macro che, anche se non è una macro seria, non delude: ecco qui 5 fotografie che denotano la straordinaria qualità che si ottiene nello scattare a soggetti molto vicini.
Ed è così che nella ma testa partivano tanti momenti foglioline e fiorellini, mai fatti prima.

Altre foto in giro, dopo la pioggia, qui ho cercato di catturare anche dei riflessi, grazie alla manegevolezza della GR3 non è un problema metterla rasoterra, ma debbo dire che un display tiltabile farebbe comodo.
Sono quasi tutte in verticale perchè poi ci facevo la Stories su Instagram:

Ma non solo con la Ricoh ho scattato questo mese, e qui un po’ di foto Urban fatte in giro per Montebelluna, con la Olympus. Anche qui ho però sperimentato qualcosa di nuovo e sono uscito con l’obiettivo Pentax A 28mm, che comprai ai tempi della Pentax, e che con un adattatore della Urth ho attaccato alla macchina. Il focus è manuale, ovviamente, e non mi sono capito con le tacchette della messa a fuoco, perchè l’obiettivo è pensato per una 35mm, e siccome l’iperfocale, e quindi la messa a fuoco, dipende anche dalle dimensioni del sensore, e qua abbiamo un micro 4/3 che, rispetto a un 35mm, o full frame, è un x2, non ho capito se anche le distanze dovevano essere moltiplicate per 2. Per fortuna nella Olympus c’era il focus peaking, cioè quella funziona che quando le cose sono a fuoco sono contornate di rosso, e la paura è passata.
Tra l’altro, la mia focale da 28 è diventata un 56mm per lo stesso motivo, e non è stato niente male scattare con una focale così lunga, anche questa esperienza quasi nuova.

E qui altre foto a caso, tra colori dell’autunno e un po’ di banalography:


I bought the Ricoh GR3, and because it fits in a pocket, I started to put it in my pocket every day and take pictures every day, or almost every day.

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